Psicologo:
A seguito della laurea ha da svolgere un tirocinio di un anno in una struttura a sua scelta, ha successivamente ottenuto l’abilitazione alla professione a seguito dell’Esame di Stato. Una volta abilitato può scegliere di svolgere consulenze psicologiche. Non è tenuto ad aver perseguito un percorso di terapia personale per esercitare, questa è una scelta a discrezione del professionista.
Psicoterapeuta:
È uno psicologo abilitato che sceglie di specializzarsi ulteriormente seguendo uno specifico orientamento o area di intervento iscrivendosi ad una scuola di specializzazione in psicoterapia della durata di 4/5 anni. Ogni scuola è strutturata a suo modo, nella mia esperienza personale ho avuto modo di essere accompagnato da docenti e terapeuti di esperienza nella mia formazione, di aver seguito diversi percorsi di psicoterapia breve e di essere supervisionato minuziosamente, rendendola di fatto una esperienza formativa che si ripercuote nel lavoro clinico al di fuori di essa. Nella gran parte delle scuole di terapia è inoltre strutturato un percorso di terapia personale che ogni terapeuta ha da vivere, questo avviene con l’obiettivo specifico di tutelare le persone che poi seguirà al di fuori di essa imparando a riconoscere in seduta ciò che è proprio e ciò che è dell’altro e usarlo al meglio. Credo sia una enorme tutela per chi richiede un percorso di questo tipo, imprescindibile.
Psichiatra:
È un medico che ha scelto di specializzarsi in psichiatria e psicoterapia. Anche se con questa specializzazione ottiene il titolo di psicoterapeuta, la formazione tra le due figure è incredibilmente diversa. In breve lo psichiatra studia aspetti organici e meccanismi neuronali della mente e la sua attenzione è rivolta ai sintomi e ai segni che la persona riporta, dosando il più delle volte dei farmaci a partire da questa analisi, uno psicologo specializzato in psicoterapia usa come strumento la relazione e la sua analisi è rivolta alla persona nella sua interezza e complessità.